Quali sono i sintomi più comuni che portano alla diagnosi di celiachia? Quali sono poi i primi passi da muovere nel mondo del senza glutine? Cosa sono i famigerati buoni Asl e come si possono richiedere? Queste sono alcune delle domande che in un baleno vengono in mente a un genitore all’alba della diagnosi di celiachia di suo figlio.
Queste almeno sono quelle che ci hanno colpito in pieno petto quando abbiamo avuto la diagnosi di Gaia. In questa prima fase post diagnosi, ma ancor prima con i sospetti clinici, ci siamo trovati immersi in un turbinio di sensazioni. Tutte negative. Ci siamo sentiti speranzosi, negando la possibilità che ci potesse essere qualcosa. Poi smarriti e spaventati, una volta appresa la diagnosi. Non sapevamo di cosa si stesse parlando nè come ci potevamo muovere. Non conoscevamo la portata di una simile diagnosi, quali aspetti della vita avrebbe coinvolto e in che modo e misura.
Questa è la nostra esperienza ma non è diversa da quella di tante altre famiglie che dall’oggi al domani si sono trovate catapultate in una realtà della quale non sapevano niente. Per dare un supporto a chi si trova in questa situazione, ho collaborato con il blog Kids Guiding Moms per il quale ho scritto degli articoli quasi di accompagnamento nel mondo della celiachia. La speranza è quella di trasmettere la nostra solidarietà e alleviare i pensieri, condividendo il nostro percorso.
Ecco qui a seguire gli articoli pubblicati per il blog:
– I sintomi della celiachia: la nostra personale esperienza
– Verso la diagnosi: cosa NON fare
– Dopo la diagnosi: i buoni ASL
– Celiachia: istruzioni per l’uso
– Celiachia: a tavola con gente intollerante
– A cena fuori casa: come fidarsi del ristoratore?
– A cena fuori casa, parte seconda: le parole che rassicurano