Se prima eravamo in due a ballare l’hully gully…

Rieccomi dopo quasi due mfioccoesi di latitanza. Due mesi in cui la nostra vita è cambiata per sempre. Il 22 gennaio come un uragano è arrivata Gaia e ha sconvolto tutto un equilibrio conquistato in anni di relazione. Con i suoi pianti, le sue esigenze e soprattutto i suoi ritmi. Ma anche con i suoi sorrisi, i suoi occhioni blu e quei movimenti involontari che però somigliano tanto a carezze. Gaia è la nostra incognita, l’elemento imprevedibile della famiglia. Ma incredibilmente la grande stanchezza e i momenti difficili dei primi tempi svaniscono immediatamente solo a pensare all’amore e alla gioia che un esserino tanto piccolo sa regalare. Oggi, superata la dura e famosa “quarantina” tanto decantata dai nonni, siamo vicini a un nuovo equilibrio. Mi chiedo come sarebbe non averla in braccio mentre scrivo. E davvero non c’è risposta.

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