Solidarietà alle mamme con le occhiaie

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Dai, ora che pare tutto passato, lo ammetto. Abbiamo pescato la carta vincente. Come mi ha detto tempo fa un collega, “ogni tot bambini, c’è qualcuno che pesca la carta di quello che non dorme”. E a chi è toccata? Ovvia la risposta. A confermarlo ci sono le mille mamme con cui ho parlato in questi mesi. Visto che il punto debole di Gaia è sempre stato il dormire, dopo la canonica domanda “è bravo/a?” chiedo sempre “e dorme la notte?”. 9 su 10 mi rispondono di sì. Seguono sguardi di compassione e un “buona continuazione”. Quando capita quell’1 su 10 che mi dice di no, l’empatia è immediata e mi ritrovo a parlare con una nuova amica! In questo caso, segue un elenco delle soluzioni sperimentate da entrambe, condite da “ti capisco”, “cresceranno”, “santa pazienza”. E il saluto è solitamente un “in bocca al lupo”.

Premetto che credo che le mamme siano un tantino bugiarde e che non penso esistano bambini-soprammobili che dormono, mangiano, ridono e non piangono mai. Però solitamente e dopo i primi periodi di assestamento (quando comunque in genere un neonato si sveglia per mangiare e SI RIADDORMENTA), un bambino leva il pasto di notte e fa tirare il fiato ai genitori.

Gaia in tutti questi mesi non è che proprio abbia capito come si fa. A parte per la messa a letto, nella quale è sempre stata bravissima visto che ha imparato da subito ad addormentarsi da sola (nelle peggio posizioni, tra l’altro). Siamo passati da notti quasi buone a notti ultra pessime con sveglie ogni 40 minuti. Abbiamo provato ogni soluzione omeopatica in circolazione, dallo stimolatore di melatonina alla camomilla ai granulini contro il nervoso per i denti. Poi, visto che ci rifiutiamo anche solo di prendere in considerazione il metodo nazista Estivill, ce ne siamo fatti una ragione. D’altronde anche la pediatra ci ha detto che a un certo punto “se non dorme, è caratteriale”…

E devo dire che ci si fa l’abitudine a dormire poco e alzarsi per andare al lavoro il giorno dopo. Ce la si fa, senza modestia, con nonchalance e stile. Tanto che se per qualche giorno la bambina prende un ritmo diverso dal solito e ti dà misteriosamente l’opportunità di dormire, manco la riesci a cogliere e continui imperterrita a svegliarti e ad andare a controllarla. Il problema dunque è ora la mamma. Che ha chiesto a Babbo Natale qualche notte coi fiocchi ed è stata ascoltata. Quindi dovrebbe godersi il suo regalo… ma è malfidente e conosce i suoi polli. Lo sa che con questo post si è tirata la zappa sui piedi e Gaia-dispettosa tornerà a colpire!

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