Marche (gluten free) a più non posso

Lo scorso anno abbiamo trascorso le vacanze estive nelle Marche, che abbiamo scoperto essere davvero gluten free friendly.

Marche
Gaia e il suo primo junk food

Per evitare le autostrade da bollino nero, siamo partiti il giovedì all’alba. Destinazione: Grotte di Frasassi. Lungo la strada ci siamo fermati per pranzo in autogrill, dove Gaia ha mangiato il suo primo junk food senza glutine da Mc Donald’s. Come in tutti i Mc Donald’s d’Italia, il panino senza glutine garantito dall’AIC è molto basico (un hamburger e una fetta di formaggio serviti in una confezione sigillata a prova di contaminazione) ma comunque abbastanza gustoso. Le patatine, oggetto di molte diatribe sui gruppi Facebook che parlano di celiachia, non sono garantite contro contaminazione (leggi anche la nota della stessa AIC qui). Per cui noi, seguaci del motto “nel dubbio non si mangia”, le abbiamo lasciate dov’erano. Comunque Gaia, al suo primo pasto in un fast food, ha decisamente apprezzato!

Marche
Offerte “particolari” nei pressi delle Grotte di Frasassi

Dopo qualche altra ora di macchina siamo arrivati alle Grotte di Frasassi. Nell’area parcheggio ci sono diversi baracchini tra cui anche uno simpaticissimo che ostentava cartelli indicanti cibi senza glutine… e non solo! Essendo pomeriggio, ci siamo limitati a una merenda con gelato confezionato prima di visitare le strepitose Grotte.

Marche
Gli gnocchi alle ortiche dell’Hotel Belvedere

E poi via di nuovo verso Staffolo, paesino che in tutta onestà abbiamo scelto per la presenza di un hotel ristorante parte del circuito AFC e per la sua distanza dalla costa, economicamente impegnativa ad agosto. Abbiamo raggiunto così l’Hotel Belvedere. In realtà l’hotel è vecchiotto è un po’ lasciato andare. Sicuramente non è il punto forte della struttura che invece può contare su una cucina eccellente. La proprietaria nonché cuoca dedica anima e corpo alla preparazione di piatti tipici marchigiani con e senza glutine. Così ci siamo gustati gnocchi alle ortiche, pasta fresca al sugo oltre a dolci davvero ottimi.

Il giorno dopo ci siamo messi in marcia verso Numana dove abbiamo passato la giornata. Per pranzo siamo andati al Ristorante Eugenio che è stata una bellissima scoperta. Pasta, fritto misto, tiramisù… non ci aspettavamo granché da un bagno lungomare e invece tutto buonissimo oltre le aspettative. In più i tavoli confinavano con un parco giochi sulla spiaggia per cui anche Gaia ha apprezzato il tempo trascorso ad aspettare papà che mangia come un bue e ci mette secoli a finire

Nel pomeriggio, di nuovo in marcia verso destinazione ovvero il Camping Riva Verde di Marina di Altidona (FM). La struttura è bellissima, in più abbiamo avuto la fortuna di avere uno dei nuovi bungalow che sono su un’altura, un po’ lontani dalle piscine (e quindi anche dal caos) ma tutti vista mare e con un bellissimo giardinetto privato. C’è però da dire che nonostante si tratti un campeggio 4 stelle, il market interno era praticamente sprovvisto di alimenti senza glutine togliendo formaggi e qualche carne confezionata. E alla nostra richiesta di eventuale rifornimento ci è stato detto che di lì a qualche settimana la stagione sarebbe finita e non avrebbero riassortito gli scaffali. Idem il bar in spiaggia dove il senza glutine non era contemplato nel menu del pranzo. Tuttavia avevamo quantomeno qualche gelato tra cui scegliere.

Marche
Il volantino “salvavita” (per noi) del locale Torresi

Per fortuna avevamo portato da casa scorte di pasta… e soprattutto per fortuna a 4 km di distanza, a Marina Palmense, abbiamo scoperto la gastronomia, rosticceria, pizzeria Torresi, che preparavi piatti senza glutine anche da asporto e che ha fatto la differenza! Spesso a fine giornata chiamavamo per prenotare la cena e la mangiavamo da asporto nella nostra terrazzina vista mare!

 

Dopo una settimana, ci siamo messi in marcia per rientrare. Sulla via di ritorno verso Monza ci siamo fermati un paio di giorni da mia sorella a Pinarella di Cervia. Pareva autunno! Scappati dalla spiaggia per la pioggia, ci siamo preparati per cenare fuori. Avevamo prenotato all’Hotel Cà d’Oro ma siamo arrivato con 10 minuti di ritardo sulla prenotazione e avevano chiuso la cucina. Ci hanno proposto piatti freddi e il buffet (che personalmente nonostante le indicazioni del proprietario non avrei sfruttato per Gaia, mi pareva davvero troppo a rischio contaminazione). Eravamo in 9 con 3 bambini e abbiamo preferito cercare altrove… con tutta l’ansia del mondo (io) perché se si è costretti a mangiare senza glutine non è poi così facile improvvisare.

Marche
La tavola imbandita e totalmente senza glutine della strepitosa Altra Piadina del Mare sul lungomare di Cervia

 

La nostra salvezza è stata l’Altra Piadina del Mare sul lungomare di Cervia. Ecco, se capitate in zona vi consiglio di fermarvi. Tutti e 9 abbiamo mangiato senza glutine perché il locale (piccolino è proprio di passaggio) fa SOLO senza glutine. E tutti hanno lodato i ragazzi dietro al bancone non avendo percepito differenze con le piadine glutinose che sono soliti mangiare.

 

 

 

 

Marche
Il gradito omaggio del ristorante-pizzeria Re Sale-Regina Margherita di Cervia

Il giorno seguente, prima di rimetterci in marcia verso casa, abbiamo pranzato presso Re Sale Ristorante, sempre sul lungomare di Cervia, parte del circuito AFC di AIC. Abbiamo mangiato un’ottima pizza e ci hanno persino regalato dei biscottini… ovviamente senza glutine.

Insomma, pochi giorni ma abbastanza intensi per una famiglia neanche troppo “girovaga” come la nostra. Soprattutto per quanto riguarda il mangiar fuori. Col fatto che, se si sbaglia, a rimetterci è il mio “piezz ‘e core”, finisce che preferiamo stare in casa e cucinare noi per maggior sicurezza. Invece ci siamo lanciati, per i nostri standard, e siamo stati fortunatamente accolti a braccia aperte da una regione che ci ha stupito sotto tutti i punti di vista. Anche e soprattutto sotto quello della gastronomia gluten free.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *