acquario di genova

Acquario di Genova: si può fare! Anche se si è celiaci!

Vi chiedo un favore: non fermatevi alla superficie. Perché se lo fate, vedete gli ostacoli post Covid-19 e le congestioni della rete stradale verso Genova.

Ma se andate oltre, è facile rendersi conto che non c’è assolutamente alcun motivo per non organizzare una giornata all’Acquario di Genova e alle attrazioni a esso collegate. Nemmeno se viaggiate con un bimbo celiaco.

Sabato 25 luglio abbiamo avuto la possibilità di testare tutto ciò sulla nostra pelle e siamo fermamente convinti che, se avete in mente una visita al porto di Genova, vi conviene continuare a leggere per scoprire i mille motivi per cui ne vale assolutamente la pena!

Raggiungere Genova in treno

Partiamo dalla base. Raggiungere Genova in auto di questi tempi non è facilissimo e se seguiamo i telegiornali non siamo certo incentivati a intraprendere il viaggio. Ma c’è una valida alternativa: il treno. Noi siamo partiti da Milano Centrale con un treno Regionale alle 8.30 del mattino (in realtà ci sono varie altre possibilità ma quando abbiamo prenotato online i biglietti questa era l’unica rimasta). Abbiamo lasciato l’auto al parcheggio Garage 2000 praticamente di fronte alla stazione, spendendo 26 euro che è la tariffa per 24 ore. Il treno è arrivato alla stazione di Genova Piazza Principe alle 10.46.

Da qui, una passeggiata di 10 minuti tra i caruggi di Genova porta in men che non si dica al porto, dove sono situate le varie attrazioni del mondo AcquarioVillage che fanno capo a Costa Edutainment: Acquario di Genova, Galata Museo del Mare, Biosfera, ascensore panoramico Bigo e percorso Dialogo nel Buio.

Al termine della visita, siamo tornati in stazione e con un Intercity abbiamo raggiunto Milano Centrale in circa un’ora e mezza (nel nostro caso, abbiamo dovuto aggiungere circa 50 minuti di ritardo). Noi abbiamo scelto il treno in partenza alle 16.16 che sarebbe dovuto arrivare a Milano Centrale alle 17.53, con i ritardi accumulati siamo arrivati verso le 18.45. Sia al ritorno che all’andata, sul treno abbiamo indossato la mascherina e abbiamo viaggiato rispettando il distanziamento sociale. Noi, in quanto famiglia unica, abbiamo potuto occupare quattro posti vicini, ma generalmente è previsto un posto vuoto per ogni posto occupato.

Abbiamo scelto di viaggiare in questi orari per raggiungere la destinazione il prima possibile e tornare non troppo tardi, tenendo conto del possibile sopraggiungere della stanchezza per i bambini. Durante la permanenza a Genova siamo riusciti a visitare con tutta calma l’Acquario e con un pochino più di fretta Galata Museo del Mare, per entrambe le strutture sono da preventivare un paio di ore di visita.

L’Acquario di Genova

Siamo arrivati di fronte agli ingressi dell’Acquario di Genova verso le 11.15, considerando gli stop dei bimbi per guardare ogni barca attraccata al porto. Dopo un veloce trancio di pizza portato da casa, ha avuto inizio la nostra visita. I bimbi avevano con sé la loro macchina fotografica ed è stato bellissimo vederli impegnati a immortalare i dettagli che un adulto spesso nemmeno nota. Ma diamo qualche dato sull’acquario, costruito in occasione di Expo 1992, celebrazione del quinto centenario della scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo. Il progetto dell’area e dell’Acquario è dell’architetto genovese Renzo Piano, mentre l’architettura interna è opera dell’architetto statunitense Peter Chermayeff.

Si tratta dell’acquario più grande d’Europa e dalla sua apertura ha accolto oltre 30 milioni di visitatori. Diversi sono stati i riconoscimenti vinti dall’Acquario nel corso degli anni, questo per vari motivi tra cui una missione chiara di sensibilizzazione ambientale.

L’obiettivo dell’Acquario di Genova è infatti quello di informare e sensibilizzare il pubblico alla conservazione, la gestione e l’uso sostenibile degli ambienti acquatici per promuovere comportamenti positivi e responsabili. Principale strumento di questa missione è la visita al percorso espositivo che, tramite il coinvolgimento emotivo del pubblico, intende trasmettere importanti messaggi per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. A sostegno di questo sforzo sono state ideate e sviluppate molteplici attività in stile edutainment che coniugano informazioni focalizzate sugli ecosistemi acquatici con il divertimento e il gioco, approfondendo la conoscenza e stimolando la proattività del pubblico alla tutela dell’ambiente, suscitando la curiosità e l’interesse dei visitatori. A testimonianza della reputazione dell’Acquario, negli anni sono state strette partnership con enti pubblici e privati che ne riconoscono il potenziale educativo-divulgativo e ne richiedono la collaborazione. Fondamentali sono inoltre le attività di ricerca scientifica sul campo che comprendono anche l’attuazione di interventi di emergenza su specie acquatiche minacciate.

Il padiglione dei cetacei

Mi devo per forza soffermare su questo padiglione che è uno spettacolo! Progettato da Renzo Piano Building Workshop, il Padiglione Cetacei costituisce un importante ampliamento della struttura. L’opera, unica nel suo genere, è stata inaugurata il 26 luglio 2013. Posizionato tra il corpo principale dell’Acquario e la Grande Nave Blu, il Padiglione è composto da quattro vasche a cielo aperto – vasca espositiva principale, nursery, vasca medica e vasca curatoriale – che possono ospitare fino a 10 tursiopi. Il percorso di visita è strutturato su due livelli per consentire al pubblico di ammirare gli animali sia dall’alto, sia da una prospettiva subacquea. Il visitatore proveniente dall’Acquario, entra nella nuova sezione espositiva e ha una prima visione della main pool dall’alto. Qui, grazie a una parete vetrata lunga 30 metri che può essere aperta, può ascoltare in presa diretta l’ampio repertorio che questi animali utilizzano per la comunicazione stabilendo così un contatto più ravvicinato con essi. In questa prima parte del percorso, il visitatore riceve il benvenuto nell’area divulgativa con informazioni sul Santuario Pelagos, l’area marina protetta di circa 90.000 km2 creata nel 2001 grazie a un accordo tra Francia, Italia e Principato di Monaco, sulla biologia e la storia evolutiva delle 8 specie di Cetacei che sono regolarmente presenti in quest’area. La vasca espositiva principale presenta al piano superiore una piattaforma a cielo aperto, progettata per consentire a visitatori con disabilità motorie di accostarsi alla vasca e agli animali. Questo spazio è stato ideato per lo sviluppo di progetti sociali rivolti principalmente a bambini disagiati cui Costa Edutainment mette a disposizione il proprio personale due volte al mese per una visita gratuita a bordo vasca.

Dopo aver percorso circa 60 metri, il visitatore accede al Padiglione Biodiversità, il percorso di visita ospitato all’interno della Nave Blu. Una volta conclusa la visita al Padiglione Biodiversità sulla Nave, il visitatore ritorna al Padiglione Cetacei in un percorso che dalla superficie porta alla profondità del mare verso una vista sottomarina. Qui il pubblico passa in un tunnel vetrato lungo circa 15 metri che, grazie alla forma curva si addentra parzialmente nel volume della vasca espositiva principale, offrendo scorci e viste insolite ed emozionanti della vita acquatica, con i delfini che nuotano anche al di sopra della testa dei visitatori. Nella parte superiore del Padiglione, i visitatori possono approfondire il tema della ricerca sui Cetacei, con particolare riferimento ai progetti in cui l’Acquario di Genova e la Fondazione Acquario di Genova Onlus sono impegnati da anni, con particolare riferimento a Delfini Metropolitani. Arrivati in fondo a questo percorso, i visitatori tornano nella struttura principale dell’Acquario per terminare la visita.

Galata Museo del Mare su misura di bambino

Terminata la visita all’Acquario, dopo una seconda pausa pranzo, ci siamo diretti al Galata Museo del Mare che è il più grande museo marittimo del Mediterraneo e consente di compiere un viaggio nella storia della navigazione. Il percorso di visita consente di approfondire anche il tema della migrazione (e immigrazione) con la grande traversata oceanica dei migranti italiani a bordo dei piroscafi verso l’America, il Brasile e l’Argentina. All’interno di questo padiglione “MeM Memorie e Migrazioni”, una sezione è interamente dedicata all’immigrazione contemporanea. Importanti sezioni sono la mostra “Andrea Doria, la nave più bella del mondo” visitabile lungo le rampe del quarto piano e la sala degli Armatori che, grazie all’Associazione Promotori Musei del Mare, racconta la storia delle famiglie che hanno fatto grande l’economia marittima di Genova ma anche la storia d’Italia vista attraverso la marineria, presentando un allestimento immersivo e tecnologicamente avanzato.

Oltre al rinnovamento della Sala della Tempesta, le ultime novità sono la hall “galattica” dove i visitatori possono ammirare un faro fanale alto 10 metri con una lente di Fresnel che illumina l’intero spazio, 4 imbarcazioni storiche, un bar e un ristorante che richiamano il sottomarino 518 ormeggiato in Darsena.

Al quarto piano la Sala Coeclerici ospita la collezione “Navigare nell’Arte”, una selezione dei dipinti della Fondazione Paolo Clerici che permette al pubblico l’accesso al terrazzo e al giardino pensile al piano, voluto dall’architetto Consuegra e dal quale si gode di una suggestiva visione del centro storico genovese.

Con tutte queste informazioni “da grandi” pensavo che i bimbi si sarebbero annoiati. E invece sono stati loro a condurci alla scoperta degli indizi nascosti in ogni sala espositiva. Questo perché da gennaio 2019 il percorso è diventato a misura di bambino grazie a Geronimo Stilton. Attraverso 15 tappe con pannelli esplicativi e la piantina “stratopica” ricevuta all’ingresso, i piccoli visitatori possono scoprire curiosità e segreti sul rapporto tra uomo e mare.

Al termine della visita museale è possibile entrare nel sommergibile Nazario Sauro, prima nave museo in Italia visitabile in acqua. Un’esperienza bellissima soprattutto per i bambini che si sono sentiti veri esploratori. Ma anche un’esperienza claustrofobica che ci ha fatto chiedere come si potesse vivere in quelle condizioni.

Senza Glutine non ti temo

Dicevamo che l’Acquario di Genova è anche celiac baby friendly. Lo si nota subito all’ingresso, quando tra i partner spicca il nome Schar. Questo perché a metà percorso, dove c’è il bar, sorge anche il ristorante Gusto A Bordo che però a seguito dell’emergenza sanitaria è temporaneamente chiuso.

Non appena tornerà operativo, gli ospiti celiaci potranno ordinare in tutta sicurezza cannelloni e lasagne preconfezionate della ditta Schar, oppure bistecca con patate, filetto di pesce alla ligure o insalatone varie (tonno, salmone, greca).

Misure di sicurezza

Partiamo dal treno e dalle stazioni. In entrambe le stazioni, è possibile accedere ai binari seguendo un percorso ben delineato che porta ad attraversare il sistema automatico di scansione e controllo della temperatura corporea. Anche per lasciare le stazioni, il percorso è delineato e non si incontra, per quanto possibile, con quello delle persone in arrivo. Durante il viaggio è obbligatorio indossare la mascherina e, indosso, soprattutto sull’intercity di ritorno, abbiamo più volte visto il controllore passare a verificare e redarguire chi non la aveva correttamente sul viso.

In città, negli spazi aperti, vale la stessa regola: se ci sono persone si indossa, se si è adeguatamente distanziati si può abbassare sul collo.

Veniamo all’Acquario e al Museo che seguono le stesse direttive di sicurezza. Per accedere a entrambe le strutture è fortemente consigliato acquistare il biglietto online prima della visita, dal momento che gli ingressi sono contingentati. Congiuntamente all’acquisto del biglietto, si deve indicare l’orario di visita, sempre per rispetto degli ingressi contingentati. Una volta superati i controlli della temperatura, si accede alla struttura previa igienizzazione delle mani. I dispenser di igienizzante sono ben dislocati lungo tutto il percorso obbligato, così come dei bolli che agevolano il distanziamento sociale. Devo però dire che grazie agli ingressi contingentati non c’è molta folla e non è per nulla difficile mantenere le distanze di sicurezza.

Aggiungiamo che, per contrastare il diffondersi del contagio da Covid-19, l’Acquario di Genova è stata la prima struttura turistico-culturale al mondo a dotarsi della nuova certificazione Biosfety Trust Certification ideata dal RINA per prevenire e controllare il propagarsi delle infezioni e per tutelare la salute delle persone nei luoghi di aggregazione pubblici e privati. Lo schema prende in considerazione tutti gli aspetti delle attività che si svolgono all’interno delle strutture: dall’accoglienza del pubblico, al percorso tra le vasche, alla ristorazione sia presso il Tender Cafè che al ristorante Gusto a bordo e ancora alla gelateria esterna; sono considerati anche i negozi, le numerose attività didattiche e scientifiche, nonché la Biosfera ed il Bigo e tutti gli ambienti interni di lavoro sia amministrativi che tecnici.

Detto ciò penso sia un peccato non sfruttare le occasione offerta dal numero ridotto delle persone, che consente di fermarsi e ammirare con tutta calma le varie vasche. Potete vedere anche dalle foto come spesso abbiamo avuto le vasche tutte per noi. Più nel dettaglio, sono previsti 200 accessi a fronte dei consueti 600.

Il percorso espositivo è interamente fruibile, ad eccezione della vasca tattile, della sala VR Gear e del giardino Un battito d’ali. Inoltre sia all’Acquario che al Museo è obbligatorio indossare la mascherina per tutta la durata della visita.

E qui devo fare un plauso ai miei connazionali. Tutti gli italiani che abbiamo incontrato indossavano la mascherina, compresi i bambini anche se sotto i 6 anni non c’è obbligo. Un po’ meno rispettosi sono invece gli stranieri… e non è patriottismo ma proprio un dato di fatto. In entrambe le strutture mi è capitato di segnalare alle persone l’obbligo di mascherina (non l’hanno presa benissimo ma chi mi conosce sa che sono l’avvocato delle cause perse). D’altronde anche laddove l’acqua delle vasche è accessibile non sembrano essere sufficienti i cartelli che vietano di immergerci le mani. È una questione di rispetto che vede i soliti furbetti fare quello che vogliono e che forse richiede una presenza più rigida di personale che possa osservare e redarguire i visitatori.

Merita poi una nota a parte la visita del sottomarino Nazario Sauro che credevo non fosse possibile viste le dimensioni ridotte. Invece possono entrarci un massimo di 10 persone. L’ingresso e l’uscita sono diversi così che i gruppi non si mischino tra loro.

Come potete vedere quindi non c’è proprio nulla lasciato al caso e la gestione degli aspetti legati alla sicurezza è eccellente. Ovviamente, la collaborazione dei visitatori è indispensabile ma sarebbe davvero un peccato pensare di non poter visitare le strutture per un timore che, a conti fatti, non ha motivo di esistere.

Costi per una giornata

A titolo di informazione, ecco i costi (e i nostri feedback) di una giornata all’Acquario di Genova con viaggio in treno:

  1. Sosta macchina Garage 2000 di fronte alla Stazione Centrale di Milano: 26 euro per 24 ore. Parcheggio custodito e sicuro, testato varie volte per vari viaggi
  2. Treno Regionale per due adulti e due bambini: 26,90 euro
    Non mi sento di consigliarlo, soprattutto se si hanno bambini al seguito. Il treno ci mette più di due ore, fa molte fermate e i servizi igienici sono osceni (e con i bambini, in due ore capiterà sicuramente di doverci andare). Inoltre noi siamo partiti presto al mattino e quindi il treno era abbastanza fresco ma se viaggiate durante il giorno in estate non oso immaginare. Purtroppo quando abbiamo deciso di prenotare il viaggio in treno non avevamo alternative…
  3. Treno Intercity per due adulti e due bambini: 43,00 euro
    Tolto il ritardo sia in stazione che poi a bordo, sicuramente consiglio di affrontare la tratta con questo treno che è molto pulito, nuovo, fresco per l’aria condizionata e comodo, con il classico tavolino ogni quattro persone. E soprattutto ci mette solo un’ora e mezza!
  4. Combinata Galatacquario per due adulti e due bambini: 146 euro (31 euro i bambini 4-12 anni e 42 euro gli adulti)
    Il biglietto dava accesso all’Acquario di Genova, a Galata Museo del Mare e al Sommergibile Nazario Sauro. Da notare però che i responsabili di Costa Edutainment stanno realizzando numerose promozioni per rilanciare la stagione purtroppo gravemente compromessa dagli eventi di attualità. Per cui è possibile per tutta l’estate (fino al 31 agosto) acquistare il biglietto Pianeta Acquario che comprende l’accesso a Acquario di Genova, Biosfera, Bigo Ascensore Panoramico a un costo di 30 euro per gli adulti e 21 euro per i ragazzi!

Il consiglio è quello di seguire l’Acquario di Genova sul sito e sui social dove vengono comunicate tutte le promozioni e le riaperture:
www.acquariodigenova.itwww.acquariovillage.it 
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