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Gardaland: 5 buoni motivi per portarci tuo figlio celiaco

Domenica 21 giugno siamo andati a Gardaland, il celebre parco sul Lago di Garda. Dal momento che dista circa un’ora e mezza da casa, ci andiamo praticamente da sempre ed è un appuntamento annuale fisso. Io e il papà di Gaia ci perdiamo nelle memorie tra un “ti ricordi quando qui c’era la Ballerina?” e un sorriso nostalgico al paese Western, dove abbiamo scattato foto quando eravamo bambini, in gita con l’oratorio. Gaia invece si illumina nello scoprire attrazioni sempre nuove e si entusiasma ogni volta che la sua testa supera la linea di altezza minima, dandole il via libera per una giostra che pochi mesi prima le era vietata.

Simpatiche ranocchie ci accolgono all’ingresso del parco.

Certo, andare a Gardaland appena dopo una pandemia mondiale può destare qualche preoccupazione. Forse ancora di più se si convive con la celiachia. Ma, con senno del poi, sono preoccupazioni davvero infondate perché la struttura è organizzata alla perfezione e i servizi offerti sono da 10 e lode. Ecco quindi i nostri 5 buoni motivi per saltare in macchina e partire alla volta di un parco che, ci metto la mano sul fuoco, vi invoglierà a tornare ancora e ancora.

Ingressi contingentati

Partiamo dal discorso sicurezza, che sembra essere il focus dei gestori del parco per questa stagione 2020. Ci siamo sentiti al sicuro fin dalla prenotazione della nostra visita, avvenuta un paio di giorni prima. Sì perché dal momento che gli ingressi sono contingentati è fondamentale prenotare il proprio ingresso. È poi possibile acquistare il biglietto direttamente online oppure sul posto, in questo caso sarà chiesto di mostrare la mail di conferma della prenotazione della visita.

Una volta all’ingresso, dopo il controllo dei biglietti, c’è il classico test della temperatura e poi via al divertimento!

App per gestire le file

Questa è una genialata, davvero. Sembra difficile, ma è solo perché è una novità. Dopo la prima attrazione, il meccanismo è subito compreso. In pratica si deve scaricare la app gratuita Qoda. Tramite questa app è possibile prenotare il proprio ticket per una determinata attrazione oppure per un punto ristoro. Si vede subito sia il numero servito in quel momento, sia tra quanto saremo serviti noi. Quindi possiamo fare ciò che ci pare. Circa 10 minuti prima, una notifica sul cellulare ci invita ad avvicinarci all’attrazione. Una volta lì, è visibile il numero servito, aggiornato in tempo reale, così che possiamo avvicinarci al personale esattamente quando è il nostro turno. Per chi conosce Gardaland e le sue infinite file, per chi mette in conto anche 2 o 3 ore tra i serpentoni del Blu Tornado, questa è una vera rivoluzione.

Sanificazione e distanziamento sociale

Ovviamente la permanenza nel parco richiede l’uso di mascherina. Durante le code, prima di accedere alle attrazioni, dei grandi bolli gialli a terra indicano gli spazi per il rispetto del distanziamento sociale. Le panchine in tutto il parco sono dotate di distanziatori, tranne quelle destinate alle famiglie che sono indicate e riservate. Per quanto riguarda la sanificazione, prima di salire sulla giostra e appena scesi è possibile igienizzare le mani tramite dei dispenser posizionati ai tornelli di accesso e all’uscita. Inoltre il personale di ogni attrazione provvede alla periodica sanificazione della stessa. Ad esempio nel caso della giostra che i più nostalgici ricorderanno come “quella delle tazzine” nell’area di Kung Fu Panda la sanificazione avviene al termine di ogni ciclo, appena scendono le persone e prima di farne accedere di nuove. Nel caso invece di Mammut o Fuga da Atlantide, l’attrazione viene chiusa di tanto in tanto per una decina di minuti e viene interamente sanificata.

Prezzi calmierati

Non saprei sinceramente come meglio descrivere il costo dell’ingresso al parco. Il biglietto singolo per adulti costa generalmente 35 euro e consente l’accesso al parco per il giorno prenotato. Tuttavia è possibile fare un abbonamento che consente l’accesso tutte le volte che si vuole (sempre previa prenotazione online per la questione degli ingressi contingentati). E il costo di questo abbonamento parte, per un adulto, da 50 euro. Ma non finisce qui: visto che solitamente l’abbonamento consente l’ingresso da aprile a ottobre e quest’anno il parco ha aperto a giugno, l’abbonamento per la stagione 2020 prevede IN REGALO anche quello per la stagione 2021. Praticamente entrando al parco anche solo una volta quest’anno e una il prossimo anno, al costo di 35 euro per ingresso, si è bello che ammortizzato il costo di un abbonamento. E indovinate noi per cosa abbiamo optato? 🙂

Un parco celiac baby friendly

Arriviamo al sodo per noi piccoli e grandi spigati. Gardaland è attrezzato per un celiaco? La risposta è assolutamente sì. All’interno del parco ci sono diversi punti ristoro che offrono pasti senza glutine. Soprattutto c’è un Gluten Free Kiosk dove quindi la contaminazione è totalmente assente. All’ingresso, quando ritirate la mappa, date un’occhiata al depliant sui punti ristoro e troverete indicazione anche di questo chiosco. Ah, dimenticavo: la app Qoda consente di prenotare il proprio turno non solo sulle attrazioni ma anche in ristoranti e fast food.

A parte i piatti per un pranzo più o meno veloce, ci sono possibilità per una merenda? Qui abbiamo trovato più difficoltà. Gaia voleva una granita o un gelato. Abbiamo chiesto in un paio di bar ma non avevano nulla di idoneo. Ci siamo allora rivolti ai chioschi disseminati un po’ ovunque e abbiamo ricevuto risposte contrastanti. In un chiosco ci è stato detto che la granita non era idonea. In un altro invece il commesso ha detto che gli sciroppi arrivano garantiti senza glutine ma, testuali parole, “una volta inseriti nei dispenser non sono sicuro non ci sia contaminazione”. Ha usato una terminologia che mi ha rassicurato, sembrava conoscere l’argomento insomma. Abbiamo ragionato sul fatto che quei dispenser non vengono usati per altro e quindi abbiamo deciso di prendere la granita a Gaia. Che non ha avuto alcun sintomo. Ma questo non significa che la granita fosse assolutamente senza glutine. Mi sono fidata… ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Il parco è enorme e comprende, oltre alle attrazioni, il Sea Life Aquarium e gli hotel. In questi ultimi dovrebbe esserci un servizio senza glutine, ma non abbiamo esperienza diretta… Speriamo di poter rimediare presto così da potervi aggiornare anche su questo punto! 😛

23 giugno 2020 – Aggiornamento: a seguito di un consulto con i responsabili del parco, relativamente alle granite, mi è stato così risposto “[…] Per questo motivo non possiamo dichiarare la totale assenza di questo allergene anche se il rischio è molto basso. […] Per tutelare chi ovviamente rischia la propria vita preferiamo essere molto restrittivi ed indirizzare al consumo dei prodotti disponibili al chiosco gluten-free dedicato“. Ora sappiamo come regolarci per il futuro

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